Negli anni ’70 in preda agli ardori giovanili sono entrato nella catena di montaggio del fumetto softcore disegnando letti, prati e altri giacigli. Poi ho fatto l’art director e il direttore creativo in primarie agenzie di pubblicità (Leo Burnett, McCann-Erickson, FCB, J.Walter Thompson, TBWA, Young&Rubicam). Ho vinto qualche premio nei festival internazionali e come illustratore, il 1° Premio dell’Art Director’s Club International di New York. E ormai sono costretto a scrivere e disegnare ogni giorno per non perdere la linea.